I Morandi della Donazione Righini

Donata alla Pinacoteca Civica da Ada e Arturo Righini, la collezione comprende tre piccoli dipinti ad olio su tela e sei acqueforti del celebre artista bolognese Giorgio Morandi 1890-1964). Si tratta di opere particolarmente rappresentative nel quadro dell’intera produzione morandiana sia pittorica che grafica. Ma i tre dipinti costituiscono, nel loro insieme, uno dei capitoli più alti proprio dell’ “ultimo Morandi”. Sono esempi struggenti, infatti, di una poetica resa da una pittura ormai smagrita quasi grattata sulla tela, con un effetto di sinopia che sembra aver perduto la sua essenza cromatica. Il papavero (1958), Crisantemi (1960), Rose (1962): sono questi i titoli dei tre dipinti che hanno in comune il motivo dei “fiori”, assai ricorrente nella pittura e nell’opera incisoria del maestro bolognese fin dagli anni ‘venti. Non meno importante è la serie delle acqueforti, che copre un arco di tempo che va dal 1924 (Vaso di fiori) alla celeberrima Natura morta con cinque oggetti del ’56. Rimandano invece ai luoghi morandiani gli altri fogli esposti: al cortile della casa bolognese di Via Fondazza e al ‘poggio’ di Grizzana. A ricordo della donazione dell’importante raccolta, risalente al 15 marzo 1971, è esposto nella sala morandiana un busto in gesso con il Ritratto di Arturo Righini, opera dello scultore forlivese Luigi Galotti.
I Morandi della Donazione Righini
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