Biblioteca Malatestiana

Biblioteca Malatestiana

La suggestiva aula antica a tre navate della Biblioteca Malatestiana di Cesena fu portata a termine nel 1452 per volontà del signore della città Malatesta Novello e ancora oggi, unica al mondo, conserva gli arredi e i manoscritti originali incatenati ai plutei. Per questo motivo nel 2005 essa è stata inserita nel registro Mémoire du monde dell’Unesco, che ha lo scopo di preservare e rendere accessibile il patrimonio documentario universale. La biblioteca sorge nel centro storico della città, nel contesto di quello che fu un convento francescano, del quale sopravvivono il chiostro, il refettorio e alcune altre aule.
La pianta è a tre navate: quella centrale ha copertura a botte mentre le due laterali presentano volte a crociera, tutte intonacate in verde. Questa biblioteca fu costruita contemporaneamente al tempio Malatestiano di Rimini progettato da Leon Battista Alberti e fu portata a termine dall’architetto Matteo Nuti.

La storia
Malatesta Domenico detto Novello (1418- 1465), signore di Cesena che scelse di divenire mecenate d’arte realizzando la biblioteca, ne affidò la gestione ai Francescani e al Comune. Egli chiamò in città copisti che trascrissero numerose opere classiche e dei Padri della Chiesa, utilizzando la scrittura umanistica elaborata a Firenze all’inizio del Quattrocento. Con essi collaborarono miniaturisti di altissimo livello che decorarono questi volumi che ancora oggi sono studiati dai ricercatori di tutto il mondo.
Ulteriori Informazioni
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